Tra i pini loricati del Pollino,
L’acqua trasparente dei ruscelli
Dolce scorre mormorando.
Io guardo i campi,
Così fecondi e liberi,
E i monti all’orizzonte
Che sembran dorsi di cammelli.
Cantano le invisibili cicale
Nei meriggi arsi e sconsolati
Dell’estate lucana.
A valle come presepi spenti
Stanno immobili i piccoli borghi.
Un vero..inno ..pascoliano alla natura mia cara amica....noto che le tue poesie si stanno trasformando in veri canti di volta in volta sempre più belli..in questo traspare tutto l'amore per questa natura ancora..."...libera e feconda..." Complimenti
RispondiEliminaGrazie cara Caterina Tagliani.
Elimina