" ...LE GRANDI ACQUE NON POSSONO SPEGNERE L'AMORE, NE' I FIUMI TRAVOLGERLO..." CANTICO DEI CANTICI, 8.6

domenica 13 luglio 2014

L'AZZURRO CELESTE





L’AZZURRO CELESTE
Splende il sole, brillano le acque.
Come cembali risuonano gli scogli,
ride l’azzurro celeste.
Al respiro del mare 
Dondolano appena le ombre dei pini.
I raggi del sole cadono a picco
sulle onde pervase di profumata tenerezza.
Azzurreggiano ancora, ancora per poco,
fino al tramonto del sole
che fugge e va via
come il raggio d’aurora
fugge lontano dalle giovani rose.
E guardando te o mare deserto,
e guardando te o luna risplendente
sento che nella profonda anima
in me vive e vivrà il tuo sguardo
che le è necessario come il cielo e il respiro. 

AGLI AMANTI







Nel giardino e fra gli odori
Canta l’usignolo per notti intere.
Si sente un amoroso ansimare
di un amante che attende l’aurora
per pregarla di raggiungere lui fuggito col sole.
L’amante lontano dal suo amato
Sente una felicità infelice.
Allora fu ben vero quel che dice il poeta :
“ Amanti nel dividersi sono simili alla bella mela,
la guancia che alla guancia si preme,
diventa rossa di piacere e di vita;
l’altra invece è pallida come pena e malattia”.
Amanti, guardate ciò che è scritto nelle stelle,
nelle notti in cui siete separati:
perché associato con le forze eterne
rimanga sfolgorante il vostro amore.