" ...LE GRANDI ACQUE NON POSSONO SPEGNERE L'AMORE, NE' I FIUMI TRAVOLGERLO..." CANTICO DEI CANTICI, 8.6

sabato 15 giugno 2013

MADRE MIA

Madre Mia
Chi sei tu? ch'io mai conobbi
Eppur tanto amai e amo
nei tanti volti e sorrisi delle donne,
Chi sei tu
che non mi appari nemmeno nei sogni
perché del tuo volto non ho memoria,
mi hanno detto soltanto
che sei stata una madre, una moglie felice,
e che poi all'improvviso, come un papavero fragile
in mezzo alle bionde spighe di grano
in un giorno piovoso di Giugno,
una falce ti ha strappata alla terra.
Madre Mia
oggi la tua assenza è un'essenza di donna
che sento nei campi
dove ondeggiano al vento di Giugno
mille papaveri rossi...
E' un'essenza che muta
il muto dolore in canti d'amore!




8 commenti:

  1. Davvero una poesia che è un rimpianto per chi non può nemmeno nel ricordo alimentarsi con un'immagine....molto bella anche la similitudine con il campo di grano e di papaveri nel quale si diffonde la sua ...essenza-assenza.

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  2. Grazie amica mia carissima, ti voglio bene.

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    1. Anch'io mia cara, conoscerti è stato solo l'inizio di una grande amicizia che spero possa durare...avverto la tua sensibilità e spontaneità nei rapporti con gli altri e questo mi piace

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  3. Bella e struggente! Complimenti! Benritrovata Angelina, un abbraccio

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  4. Auguri per il tuo blog. Bella, sincera e struggente la tua poesia. Un caro saluto.

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