" ...LE GRANDI ACQUE NON POSSONO SPEGNERE L'AMORE, NE' I FIUMI TRAVOLGERLO..." CANTICO DEI CANTICI, 8.6

lunedì 25 novembre 2013

Novilunio di luglio

Sgorgan le stelle
ad una ad una,
luccicanti gigli senza stelo
in un cielo senza luna.
Oh luglio hai messo al sole un'aurea veste
che picchia sul grano
rendendolo biondo;
che picchia sui gelsi,
su le viti, sugli olmi,
sui folti ginepri e sui pini.
Con palpito lento
sospiri di fiori
che esalano al mare,
quasi di ciglia su gota soave.
Il canto dei grilli sui campi tranquilli
sembra un coro di flauti.
Oh luglio non esser breve
come di una colomba il canto,
ritarda dell'estate il declinar,
fa che il glicine dia più tardi i fiori,
indugia a maturar i grappoli dei tralci.
Fammi pronunciar il nome del mio lontano amor
quell'amor il cui nome è un balsamo alla bocca,
fammi pronunciar quel nome, un'altra volta,
un'altra volta sola, mentre tenue passa la falce
della nuova luna.


7 commenti:

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  2. Questo…sole di luglio che … riveste il grano..che picchia sui gelsi…quasi un'eco d'annunziana….e che si conclude con una implorazione….fammi pronunciar quel nome…..bella mia cara Angelina, davvero complimenti per questa lirica superba

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  3. Whoooo che commento, bellissimo, grazie mille cara per questa tua interpretazione.

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  4. Brava molto bella la tua poesia in cui parli dell'estate in modo unico

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